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Mittente |
Borsieri Girolamo |
Destinatario |
Mazenta Guido |
Data |
1610 |
Tipo data |
congetturale |
Luogo di partenza |
Como |
Luogo di arrivo |
Milano |
Incipit |
Degna di statue non che di epitafij deve stimarsi |
Contenuto e note |
Borsieri si compiace con Guido Mazenta della munificenza della marchesa Gerolama [Mazenta], la quale, dopo aver fatto ampliare la Basilica di San Babila, ha lasciato una donazione testamentaria per la costituzione di un collegio di canonici. Borsieri non ha dubbi, l'operato di questa donna fa di lei una persona fuori dal comune. Questa lettera vuole essere un "segno dell'affezzione" del Borsieri verso il Mazenta. [La copia d'autore della lettera si conserva in Como, Biblioteca Comunale, ms Sup. 3.2.43, pp. 63-64; Caramel data la lettera intorno alla metà del 1610, quando il Mazenta si trasferì a Venezia] |
Fonte o bibliografia |
Luciano Caramel, Arte e artisti nell'epistolario di Girolamo Borsieri, in Contributi dell'Istituto di Storia dell'arte medioevale e moderna, Milano, Vita e Pensiero, vol. I, 1966, pp. 110-111. |
Compilatore |
de Liso Alessandra |
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