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Mittente |
Quattromani Sertorio |
Destinatario |
Rossi Francesco Antonio |
Data |
20/9/1595 |
Tipo data |
effettiva |
Luogo di partenza |
Cosenza |
Luogo di arrivo |
Napoli |
Incipit |
Per tutto che la lettera di Vostra Signoria mi habbia rinnovato |
Contenuto e note |
Quattromani scrive a Francesco Antonio Rossi di voler rendere eterna la memoria del proprio defunto nipote raccogliendo i suoi scritti [secondo Matteo Egizio si tratta forse di Giovanni Battista Sambiasi, figlio di Giulia Quattromani, sorella di Sertorio, morto nel 1595, ma l'unico argomento a favore di questa identificazione è il fatto che fu uomo di lettere; cfr. M. Egizio, 'Vita di Sertorio Quattromani', Napoli, 1714, p. XIV], e di desiderare l'aiuto di Antonio Carafa per trovarli. Lamenta poi il fatto di aver perduto tutti gli amici e di non vedere mai quei pochi che gli sono rimasti: Peleo Ferrai è malato, Giulio Cavalcanti pure, Vincenzo Bombini è impegnato nei suoi affari. Dice poi di meditare la possibilità di partire per Napoli e di attendere la risposta del Rossi per decidere se mettersi in viaggio. Infine scrive che Lucrezia [della Valle] ha ricevuto tutte le cose che il Rossi le ha mandato e ringrazia lui e Mattia [Romani]. |
Fonte o bibliografia |
Lettere di Sertorio Quattromani gentil'huomo e academico cosentino divise in due libri e la tradottione del Quarto dell'Eneide di Virgilio del medesimo autore, a cura di Francesco Antonio Rossi, Napoli, Per Lazzaro Scoriggio, 1624, pp. 119-120. |
Compilatore |
Premi Nicolò |
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