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Mittente |
Quattromani Sertorio |
Destinatario |
Sambiasi Francesco |
Data |
9/8/1601 |
Tipo data |
effettiva |
Luogo di partenza |
Cosenza |
Luogo di arrivo |
Cellara |
Incipit |
Ho letto con infinita mia soddisfattione l'epitaffio, che Vostra Signoria |
Contenuto e note |
Quattromani dice di aver letto con piacere l'epitaffio [?] inviatogli da Francesco Sambiasi e di averlo trovato bello al pari di quello che fece il "cavaiuolo alla morte della Cava" [il riferimento è alla tradizione delle 'Farse cavaiole' che ridicolizzavano gli abitanti della cittadina di Cava]. Sertorio dice che il noto buffone [Antonio] Carafulla, se fosse vivo, farebbe grandi lodi dell'epitaffio. Informa poi Francesco di non essere soddisfatto di molti versi della propria traduzione del quarto libro dell''Eneide' ['Il quarto libro dell'Eneide di Virgilio, tradotto da Sertorio Quattromani', leggibile in questa stessa edizione delle lettere del Quattromani curata da Rossi, pp. 177-224]; dice di avere intenzione di mutarli e gli chiede di non mostrare a nessuno tale traduzione. Promette poi di inviargli il giorno successivo per tramite del Signor Scipione [forse Scipione de' Monti] parte delle cose che gli aveva promesso. Lo informa infine che il signor Muzio [della Cava] si è trasferito a Celico [comune oggi in provincia di Cosenza] insieme col padre e che i due sono stati ospitati dal Signor Jacopo [forse Jacopo di Gaeta, membro dell'Accademia Cosentina]. [Cellara, luogo d'arrivo, è oggi un piccolo comune in provincia di Cosenza]. |
Fonte o bibliografia |
Lettere di Sertorio Quattromani gentil'huomo e academico cosentino divise in due libri e la tradottione del Quarto dell'Eneide di Virgilio del medesimo autore, a cura di Francesco Antonio Rossi, Napoli, Per Lazzaro Scoriggio, 1624, pp. 116-117. |
Compilatore |
Premi Nicolò |
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