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Mittente |
Welser Marcus |
Destinatario |
Gualdo Paolo |
Data |
30/11/1607 |
Tipo data |
effettiva |
Luogo di partenza |
Augusta (Augsburg) |
Luogo di arrivo |
Roma |
Incipit |
Mi pare comprendere dalla lettera di Vostra Signoria |
Contenuto e note |
La prima parte della lettera, che risponde ad una di Gualdo del 17 precedente, ragguaglia sulla stampa della 'Vita' di [Gian Vincenzo] Pinelli [scritta da Gualdo ed edita Ad insigne pinus, Augsburg, 1607]: sulla spedizione dei fogli a Padova, sulla messe numerosa di errori. A proposito di questi, Welser assicura di aver rimproverato lo stampatore e che, tuttavia, un certo numero sono realmente da imputarsi alla scorrettezza della copia inviata ad Augusta; di molti si darà conto nella nota finale, su altri, i più banali, si potrà soprassedere. Invita quindi Gualdo a spedirgli i fogli dell'edizione del 'Mondo creato' di [Torquato] Tasso [appresso Girolamo Discepolo, In Viterbo, 1607] sottoposti a revisione dai teologi romani, nominando sia il cardinale San Giorgio [Cinzio Aldobrandini] sia [Angelo] Ingegneri, entrambi coinvolti nella vicenda della stampa tassiana. Giuntagli notizia degli esperimenti metrici dell'abate di Guastalla [Bernardino Baldi], chiede il titolo dell'opera composta in versi di otto sillabe e, tanta è la curiosità, nel frattempo invita Gualdo a trascrivergliene qualcuno. Lasciando trapelare una vena di scetticismo, ricorda che gli esametri e i pentametri volgari di [Claudio] Tolomei non lo avevano convinto. Conclude scherzando sul suo azzardo di censore tedesco di poesia italiana e saluta [Marco Cornaro], padrone di Gualdo. |
Fonte o bibliografia |
Lettere d'uomini illustri, che fiorirono nel principio del secolo decimosettimo, non più stampate, Venezia, Nella stamperia Baglioni, 1744, pp. 338-340 |
Compilatore |
Ferro Roberta |
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