Mittente Strozzi Giovan Battista Destinatario Borromeo Federico
Data 13/5/1613 Tipo data effettiva
Luogo di partenza Firenze Luogo di arrivo Milano
Incipit Scrissi a Vostra Signoria Illustrissima scusandomi dell'haver tanto indugiato
Contenuto e note Invia a Borromeo un foglio con il poco che ha potuto reperire sull'Accademia del Disegno di Firenze; si scusa per la povertà del documento, ma spiega che quei pittori non possiedono capitoli o leggi scritte in un libro, il loro Cancelliere tiene nota quasi solo di debiti e crediti. Della ricerca si è occupato anche Giorgio Vasari [il Giovane], nipote dell'autore del libro sulle 'Vite de più eccellenti pittori, scultori e architettori italiani'. Il foglio verrà consegnato a Borromeo da Pierantonio Giacomini, figlio di quel [Lorenzo] Giacomini [Tebalducci Malespini] tanto stimato e del quale Borromeo avrà discorso anche con [Giovanni] Ciampoli. Il valore di quel letterato potrà essere meglio dimostrato dal suo libro di 'Orationi e discorsi' [Firenze, Sermartelli, 1597] che il figlio porterà in dono. Essendo anche suo parente, Strozzi sente il dovere di presentarlo al carissimo arcivescovo di Milano. Conclude ricordando la disponibilità di Benedetto [del Bianco] Ammirati a tornare a servizio da Borromeo. [Il luogo di arrivo della missiva non è espresso, si deduce dalla biografia di Borromeo]
Fonte o bibliografia Milano, Biblioteca Ambrosiana, ms G 213bis inf., f. 494r-v, n° 253
Compilatore Ferro Roberta
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