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Mittente |
Strozzi Giovan Battista |
Destinatario |
Borromeo Federico |
Data |
6/11/1612 |
Tipo data |
effettiva |
Luogo di partenza |
Firenze |
Luogo di arrivo |
Milano |
Incipit |
Tornò Benedetto del Bianco |
Contenuto e note |
Strozzi riferisce del rientro a Firenze di Benedetto del Bianco, precisando che al suo nome si può aggiungere il cognome ''Ammirato'', dal momento che così hanno deciso i membri di quel casato per effetto della medesima decisione a suo tempo presa da Scipione Ammirato a favore del fratello di Benedetto [Cristoforo del Bianco Ammirato, detto anche Scipione Ammirato il Giovane]. Il giovane è tornato ''con tanta letitia nell'animo, e tanti danari in borsa''; anch'egli sarà sempre riconoscente della generosità del cardinale; ora il giovane è diretto a Pisa per addottorarsi in giurisprudenza, poi, se piacerà a Borromeo, potrà ripresentarsi a Milano. Come già [Giovanni] Ciampoli, anche Benedetto ha progredito in sapere e dottrina per merito del valore di Borromeo. A questo proposito, Strozzi avvisa di aver spedito a Padova la lettera che il cardinale indirizzava a Ciampoli, il quale, aggiunge, passando da Bologna ha dovuto trattenervisi più giorni per volontà del cardinal legato [Maffeo Barberini]. [Il luogo di arrivo della missiva non è espresso, si deduce dalla biografia di Borromeo] |
Fonte o bibliografia |
Milano, Biblioteca Ambrosiana, ms G 211 inf., f. 199r-v, n° 119 |
Compilatore |
Ferro Roberta |
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