Mittente Strozzi Giovan Battista Destinatario Borromeo Federico
Data 17/9/1594 Tipo data effettiva
Luogo di partenza Roma Luogo di arrivo Roma
Incipit In fatti io mi risolvo che i debiti sieno una mala cosa
Contenuto e note Il ritardo, di cui si scusa, con cui spedisce l' 'Oratione' di [Scipione] Ammirato è dovuto al fatto che avrebbe voluto accompagnarla con qualche suo verso. Ora invece vi acclude una sua orazione, che spera l'abbelisca e la tuteli dalle critiche, ad esempio da quelle di [Francoise?] Quesada, che così ''non potrà credere che quel che la compose possa esser Navarrista''; anche Tommaso Bozio già la conosce. Vi aggiunge inoltre dei 'Capitoli', a tratti licenziosi e per questo chiede perdono. Avvisa poi che monsignor [Giovan Battista?] Brivio trattò il tema dell'amicizia nell'Accademia di Cinzio Aldobrandini, ottenendone gran lode. In chiusura aggiunge due scritture di Grazioso [Graziosi]. [Il luogo di arrivo della missiva non è espresso, si deduce dalla biografia di Borromeo]
Fonte o bibliografia Milano, Biblioteca Ambrosiana, ms G 164 inf., f. 333r-v, n° 189
Compilatore Ferro Roberta
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