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Mittente |
Pignoria Lorenzo |
Destinatario |
Gualdo Emilio |
Data |
25/4/1608 |
Tipo data |
effettiva |
Luogo di partenza |
Padova |
Luogo di arrivo |
Roma |
Incipit |
Questa mattina per tempo ho imparato |
Contenuto e note |
Visto che l’arcidiacono è morto, Pignoria e [Martino] Sandelli sperano che il successore sia il Gualdo. Anche il Conte Pomponio Torelli è morto e Flavio Querenghi è addoloratissimo. In città sono state chiuse le porte e si cercano dei malviventi. [Vincenzo] Contarini sta cercando gli scritti di [Ericio] Puteano e lo dirà al signor Castiglione. Pignoria ringrazia Gualdo per l’invio di alcuni libri. [Marco] Velsero (Marcus Welser) ha avvisato che il testo sulla Mensa Isiaca [‘Characteres Aegyptii, hoc est, Sacrorum, Quibus Aegyptii Utuntur’, Francofurti, 1608] è stato ristampato a Francoforte e il Querenghi ne sarà felice. Invita il Gualdo a non sottovalutare la sua “non finta povertà” le difficoltà in cui si trova, a causa dei problemi finanziari che hanno coinvolto suo padre e gli chiede aiuto. |
Fonte o bibliografia |
Lettere di uomini illustri che fiorirono nel principio del secolo decimo settimo non più stampate, Venezia, Baglione 1744, pp. 60-63; cfr. Biblioteca Marciana di Venezia, Cod. CXLVI della Cl. VI (Ital.). |
Compilatore |
Maffei Sonia |
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