Mittente Pignoria Lorenzo Destinatario Gualdo Paolo
Data 14/4/1608 Tipo data effettiva
Luogo di partenza Padova Luogo di arrivo Roma
Incipit Mio padre invia al Signor Gregorio omnia acta
Contenuto e note Pignoria è implicato in spinose questioni legali per i quali il padre ha inviato alcuni documenti al Signor Gregorio. Egli guarda ad un futuro trasferimento a Roma con una certa speranza, ma non può andare ora, spera che Monsignor [Scipione] Cobellucci (Cobelluzzi) possa trovare un’indulgenza. Ha mandato alcuni suoi scritti al fratello di Agostino e ora attende [Paolo] Milotti. Informa il Gualdo che il fratello di Paolo Aicardo è fra' Silvestro Aicardo, prima curato di Mondovì. Si sofferma sull’Accademia Delia che ha sede nella cittadella vecchia di Padova e che ha tra i suoi membri Antonio Negro e il Conte Enea Conti, suo principe. Pignoria ricorda alcune delle trenta imprese dell’accademia: l’ elmo di Ercole con il motto FACIET ASTYANACTA VIRTUS; Castore a cavallo con il motto SIC ITUR AD ASTRA; Pallade con il motto DEUS PRAESIDIUMQUE TOGAE; la nave degli Argonauti senza motto, una decursione all’antica con le parole TROJANUM DUCITUR AGMEN. Torna a parlare di un contenzioso che riguarda una cappella e spera che Monsignor illustrissimo possa aiutarlo.
Fonte o bibliografia Lettere di uomini illustri che fiorirono nel principio del secolo decimo settimo non più stampate, Venezia, Baglione 1744, pp. 55-60; cfr. Biblioteca Marciana di Venezia, Cod. CXLVI della Cl. VI (Ital.).
Compilatore Maffei Sonia
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