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Mittente |
Chiabrera Gabriello |
Destinatario |
Castello Bernardo |
Data |
8/9/1591 |
Tipo data |
effettiva |
Luogo di partenza |
Savona |
Luogo di arrivo |
[Genova] |
Incipit |
Poiché non venite mai a vedermi, almeno non vi dimenticate |
Contenuto e note |
Chiabrera ha trascorso del tempo con Benedetto [Mariani], amico del Castello, che è venuto a fargli visita su mandato dell'amico, il quale invece lesina la sua presenza. Gli ha letto dei versi e ha ragionato con lui di poesia. Dal Mariani ha anche udito la beffa "del prete" [ allusione a un dipinto o disegno di un "capo rustico" fatto dal Castello, di cui anche alla lettera del 10.9.1591]: gli piace e trova che potrebbe "aggiungere" alle 'Metamorfosi' di Ovidio; lo terrà con sé. Chiabrera riferisce di aver chiesto a Giovan Battista Forzano di convincere il Castello a mandargli "alcuni tondi piccioli di penna o di chiaro oscuro disegnati" contenenti "capricci": se li avesse mandati, li avrebbe disposti su pietre e impiegati come fermacarte; ma il Castello gli ha mandato "cose colorite e finite", che non si sarebbe azzardato a chiedere. Così non richiede i disegni se non quando sarà comodo al Castello. Il Mariani gli ha anche riferito che Castello vuole ritirarsi in villa: Chiabrera gli propone di passare piuttosto una settimana a casa sua [a Savona]. |
Fonte o bibliografia |
Gabriello Chiabrera, Lettere, a c. di Simona Morando, Firenze, Olschki, 2003, num. 13 |
Compilatore |
Carminati Clizia |
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