Mittente Caro Annibale Destinatario Razzi Silvano
Data 30/3/1566 Tipo data effettiva
Luogo di partenza Roma Luogo di arrivo [Firenze]
Incipit Io confesso che io fui dimentico
Contenuto e note Non ha potuto rispondergli prima perché occupato con Lorenzo Lenzi. Si scusa di non potergli mandare una lezione di «messer Leonardo» (forse il Salviati; in tal caso potrebbe trattarsi dell'Orazione in morte del Varchi) perché Antonio Allegretti l'ha presa in prestito per leggerla. Lo prega di salutargli «Madonna Laura» (Battiferri) e un «Padre Abbate» non identificabile con sicurezza.
Fonte o bibliografia Bassano del Grappa, Biblioteca Civica, Epistolario Gamba, XI. C. I., 1773 (minuta autografa). Edizione di riferimento: Annibal Caro, Lettere familiari, a cura di Aulo Greco, III, Roma, Istituto Nazionale di Studi sul Rinascimento, 1961, pp. 273-274 (esemplata sul copialettere idiografo Paris, Fonds Italien, Ital. 1707, ff. 518v-519r, con alcune varianti della minuta, di cui si può vedere una riproduzione fotografica nel vol. I, tra le pp. XXIV e XXV). Faceva parte in origine dell'attuale codice Ashburnhamiano 413 della Biblioteca Medicea Laurenziana di Firenze.
Compilatore Garavelli Enrico
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