Mittente Caro Annibale Destinatario «A tutti gli amici e padroni miei a Fiorenza»
Data 25/3/1566 Tipo data effettiva
Luogo di partenza Roma Luogo di arrivo [Firenze]
Incipit Tornandosene il nostro Padre Don Silvano [Razzi]
Contenuto e note Riconosce a Silvano Razzi una sorta di procura sugli affari in corso tra lui e gli amici fiorentini.
Fonte o bibliografia Bassano del Grappa, Biblioteca Civica, Epistolario Gamba, XI. C. I., 1772 (minuta autografa). Edizione di riferimento: Annibal Caro, Lettere familiari, a cura di Aulo Greco, III, Roma, Istituto Nazionale di Studi sul Rinascimento, 1961, p. 272 (esemplata sul copialettere idiografo Paris, Fonds Italien, Ital. 1707, f. 518r-v, con alcune varianti della minuta). Faceva parte in origine dell'attuale codice Ashburnhamiano 413 della Biblioteca Medicea Laurenziana di Firenze, nel quale era confluito dalla Libreria Pisani di S. Stefano di Venezia. Clementino Tomitano la cedette poi a Bartolomeo Gamba (si veda E. Garavelli, Vicende di manoscritti cariani tra Sette e Ottocento. Prime approssimazioni alla traduzione delle Lettere a Lucilio, «L'Ellisse», III, 2008, pp. 36-37).
Compilatore Garavelli Enrico
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