Mittente Grillo Angelo Destinatario Cataneo Maurizio
Data Tipo data assente
Luogo di partenza Genova Luogo di arrivo Roma
Incipit Pur Vostra Signoria mi vuole. Et perch'io non pensi ad altro, che a Roma
Contenuto e note Come in altre lettere a Maurizio Cataneo, inviate in precedenza, Angelo Grillo continua probabilmente a fare riferimento alle sue difficoltà per partecipare all'"impresa" voluta da Cinzio Aldobrandini in commemorazione di Torquato Tasso. Ancora una volta afferma di sentirsi "molto fiacco" e, temendo di essere inadeguato, invita Cataneo a pesare la sua "moneta ben bene prima che spenderla con cotesti Illustrissimi Porporati". [Nell'edizione del 1604 la lettera è collocata nella sezione relativa agli anni 1594-1598. Durante e Martellotti ('Don Angelo Grillo, O.S.B.', Firenze, Spes, 1989, p. 166n.) specificano che Bartolomeo Zucchi pubblica la missiva con l'argomento: "In parte consente d'andar a Roma per rivedere l'opere del Tasso". ].
Fonte o bibliografia Angelo Grillo, Lettere, Venezia, Ciotti, 1604, pp. 164-165.
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