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Mittente |
Lampugnani Agostino |
Destinatario |
Aprosio Angelico |
Data |
23/4/1652 |
Tipo data |
effettiva |
Luogo di partenza |
Milano |
Luogo di arrivo |
Genova |
Incipit |
Hebbi le lettere di Vostra Paternità Molto Reverenda da Viterbo |
Contenuto e note |
Ha avuto le lettere di Aprosio scritte da Viterbo: non vi ha risposto subito temendo che il suo corrispondente si sarebbe mosso da tale località prima che le sue missive riuscissero a raggiungerlo. Quest’altra che riceve dal Ventimiglia, spedita da [Genova], lo rallegra, facendogli constatare che l’amico è ora a lui più vicino. La stampa dei 'Diporti academici [avuti in diverse academie', Milano, Monza, 1653] andrà avanti, “mal grado questo biscapucciato” [probabile riferimento, tutt’altro che benevolo, all’inquisitore Francesco Cuccini]. Nell’insieme pensa di dedicarli al governatore [dello Stato di Milano], marchese di Caracena [Luis de Benavides Carrillo y Toledo, poi effettivamente dedicatario dell’edizione]. Sono invece già pronte le dedicatorie particolari indicategli da Aprosio [quelle cioè relative a Tommaso Oderici (Oderico) e a Tommaso Spinola Marmi]. D’altro canto, gli crea problema il fatto di avere intestato il primo diporto “al signor marchese Brignole” [Anton Giulio Brignole Sale], che ora apprende essersi fatto gesuita. Che fare? [Chiedere in tipografia di ricomporre il foglio della dedica] o lasciar “correre” la cosa “come sta”? [Sceglierà poi di correggere, dedicando in stampa “al molto reverendo padre colendissimo il padre Brignole della Compagnia di Giesù”]. La sua grammatica è uscita a Bologna col titolo di 'Lumi della lingua italiana [diffusi da regole abbreviate e dubbi esaminati', Bologna, Zenero, 1652]. [A Milano] non ne sono comparsi esemplari, come invece sarebbe dovuto accadere già da tempo. E dubita che a Venezia e a Roma sia stato altrimenti. Ne ha giusto una copia per sé. Se ne avrà altre, non si dimenticherà di Aprosio. Non è più necessario indirizzare la corrispondenza, a lui diretta, a [Ludovico] Monza, perché il “manucatore delle lettere” [Giovanni Resta, già abate di S. Simpliciano] è partito [da Milano]. |
Fonte o bibliografia |
Genova, Biblioteca Universitaria, ms. E.IV.16, nr. 71 |
Compilatore |
Ceriotti Luca |
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