Mittente Lampugnani Agostino Destinatario Aprosio Angelico
Data 20/7/1644 Tipo data effettiva
Luogo di partenza Milano Luogo di arrivo Venezia
Incipit Finalmente sono stato a trovare il Signor Francesco Bernardino Ferrari
Contenuto e note Finalmente ha potuto recarsi in visita a Francesco Bernardino Ferrari, che è convalescente “di certo male havuto”. Ferrari ha ricevuto la 'Sferza poetica' [(Angelico Aprosio), 'La sferza poetica di Sapricio Saprici', Venezia, Guerigli, 1643] e l’ha consegnata alla “libraria Ambrosiana” [Biblioteca Ambrosiana]. Gli ha riferito il desiderio di Aprosio “per conto d’haver gl’huomini illustri milanesi in lettere” [ossia di disporre di una bibliografia dei letterati locali che fosse funzionale al progetto aprosiano delle 'Athenae Italiacae']. Quanto agli “antichi, ci è un certo [Paolo] Morigia ['La nobiltà di Milano', prima ed. Milano, da Ponte, 1595, il cui terzo libro tratta appunto 'De’ letterati'], frate delle acque [cioè gerolimino; rectius, Morigia appartenne alla congregazione dei gesuati, o chierici apostolici di s. Girolamo], ma è mutilo, né di tutti fa il catalogo”. Quanto invece ai “moderni, ci è un abbate [Girolamo] Ghilini ['Teatro d’huomini letterati', qui con riferimento alla princeps Milano, Cerri e Ferrandi, s.d. (1635?)]”. Davvero Lampugnani non se ne può occupare; lascia dunque che lo faccia Ferrari, che forse già “per questo ordinario” scriverà ad Aprosio. Ma, per altre richieste che Aprosio vorrà fargli, continua a professarsi a disposizione del suo interlocutore. Aggiunge [in poscritto] che Agostino Fusconi gli scrisse ricercando notizie di lui e dei suoi lavori. Lampugnani ha prontamente risposto, ma ancora aspetta ricevuta di ciò che gli ha mandato.
Fonte o bibliografia Genova, Biblioteca Universitaria, ms. E.IV.16, nr. 41
Compilatore Ceriotti Luca
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