Mittente Lampugnani Agostino Destinatario Aprosio Angelico
Data 19/4/1644 Tipo data effettiva
Luogo di partenza Bologna Luogo di arrivo Venezia
Incipit La carta di Vostra Paternità Molto Reverenda m’è paruta dopo tanto tempo
Contenuto e note Dopo un lungo silenzio epistolare, ricevere una lettera di Aprosio gli è parso come raccogliere un “fiore di Paradiso”. Dal conte [Andrea Barbazza] non ha ancora avuto il libro che il Ventimiglia gli ha mandato, ma certo l’avrà presto. Egli invece ha da consegnare ad Aprosio alcune copie del “caso” che questi gli aveva dato commissione di far stampare [cfr. con lettera del 19 maggio 1643]. Prima che chiudessero le vie di comunicazione [a causa della cosiddetta guerra di Castro], aveva inviato a don Pietro [Vandini] in S. Giorgio [Maggiore di Venezia] alcuni esemplari dello 'Squittinio [d’amore. Opera academica', Bologna, Tebaldini, 1643] da distribuire allo stesso Aprosio, a Scipione Henrico [Errico], al Loredani [Giovan Francesco Loredano] e ad altri: non ne ha mai ricevuto avviso di recapito. Sta per cominciare a Ravenna il capitolo [generale della congregazione cassinese, indetto ad iniziare dal 25 aprile 1644]: non sa che decideranno di lui, se lo faranno “abbate, o cuoco”. Comunque sia, non appena ne avrà libertà, vorrebbe recarsi [a Venezia]. Se non dovesse riuscirvi, troverà qualcuno che porti all’Aprosio [le copie del sopra citato “caso”]. Chiede di salutare per lui Scipione Enrico [Errico].
Fonte o bibliografia Genova, Biblioteca Universitaria, ms. E.IV.16, nr. 44
Compilatore Ceriotti Luca
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