Mittente Lampugnani Agostino Destinatario Aprosio Angelico
Data 16/11/1640 Tipo data effettiva
Luogo di partenza Bologna Luogo di arrivo Venezia
Incipit Veggo la premura, che Vostra Paternità Molto Reverenda
Contenuto e note Vista la “premura” che Aprosio “tiene di honorarlo”, lo ringrazia sentitamente. Ha scritto un romanzo ['Il Celidoro', prima ed. Venezia, Oddoni, 1642], [Francesco] Baba gli ha proposto di pubblicarlo a Venezia, garantendo “che ci sarà chi assisterà per istamparlo senza errori”. Con l’ultimo ordinario della posta gli ha scritto che accetterà se gliene daranno in cambio cento copie. Non ha ancora ricevuto risposta. Anche a Bologna insistono per stamparlo, ma, a dirla tutta, non ne è incline “per buoni rispetti”. Nella prefazione del romanzo traccerà “qualche indirizzo a bene scriverne. Bizzarie e imprese non mancheranno”. Gli piacerebbe, riguardo a quest’opera, poter contare sul giudizio dell'Aprosio. Francesco Carmeni, segretario dell’Accademia [degli Incogniti], lo informa che in tale ambito intendono pubblicare la sua 'Lettera' [poi edita come 'Lettera intorno alcune difficoltà della lingua italiana', Bologna, Tebaldini, 1641]. Finita poi la stampa di cui al momento si sta occupando [quella dei 'Sette strali d’amore vibrati da Giesù Christo in Croce all’anima fedele', Bologna, Ferroni, 1640], pensa di porsi a “rivedere e rescrivere il volume” dei suoi “discorsi” [poi editi come 'Diporti academici avuti in diverse academie', Milano, Monza, 1653] e di inviarli all’Accademia [degli Incogniti]. Dato che Aprosio gli chiede l’'Antiocchiale [overo risposta in difesa del cavalier Marini intorno all’Adone fatta da Balbino Balbucci', ms. Genova, Biblioteca Durazzo, 153 (B.III.13)], non appena troverà “mezzo fidato”, glielo manderà. Prega di salutare per lui [Pietro Francesco] Minozzi.
Fonte o bibliografia Genova, Biblioteca Universitaria, ms. E.IV.16, nr. 6
Compilatore Ceriotti Luca
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