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Mittente |
Coradino (Corradini) Nicolò |
Destinatario |
Campeggi Ridolfo |
Data |
3/2/1597 |
Tipo data |
effettiva |
Luogo di partenza |
Mirandola |
Luogo di arrivo |
Bologna |
Incipit |
Essendomi venuta importantissima occasione di prevalermi dei miei più cari amici e padroni |
Contenuto e note |
Una "grandissima necessità" spinge il mirandolese Coradino a scrivere a Campeggi, nella speranza di "riceverne quel favore che dalla sua persona" crede di potersi aspettare: un parente stretto del Coradino, accusato ingiustamente, è stato imprigionato per intervento del "sindico del regimento", tale signor Poggiuolo. Sicuro dell'innocenza del parente, Coradino chiede a Campeggi una lettera, di "honesto" tenore, con la quale raccomandi al Poggiuolo il parente ingiustamente accusato. Lascia a Campeggi "la caldezza" della lettera: si sbrighi però a mandarla per tramite di tale Hippolito Masetti. Se si riuscisse ad avere anche più di una lettera, tanto meglio; e non al corriere che parte da Bologna [per Mirandola], ma al Masetti si diano le lettere. Pur consapevole di disturbare Campeggi, Coradino chiede anche se non si può chiedere un'altra lettera "al signor [Melchiorre] Zoppio", cosa che forse può risultare utile. Come che sia, Campeggi si informi "al Basilisco quanto part'il corriero": nel ricordare, ancora una volta, "caldezza et prestezza" nell'affare, Coradino si raccomanda a lui e gli manifesta il proprio caldo desiderio di servirlo. |
Fonte o bibliografia |
Bologna, Archivio di Stato, Malvezzi-Campeggi, s. III, 31/553 (anno 1597) |
Compilatore |
Girotto Carlo Alberto |
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