|
 |
 |
|
 |
|
 |
 |
 |
 |
 |
Mittente |
Campeggi Ridolfo |
Destinatario |
Campeggi Martinengo Livia |
Data |
11/8/1590 |
Tipo data |
effettiva |
Luogo di partenza |
Torre (o Torri) |
Luogo di arrivo |
Bologna |
Incipit |
Ho ricevuto una lettera di messer Ludovico nostro, et mi è parso |
Contenuto e note |
Ridolfo Campeggi scrive alla madre, comunicando di aver ricevuto una lettera del fratello Ludovico: gli pare strano di non averne ricevuta una dalla madre, visto che egli attende da lei del denaro, che si augura anzi possa arrivare presto. Non intende parlare della propria venuta a Bologna: per il momento si trova "alle Torre" [località poco fuori Dozza, feudo dei Campeggi?], e non vuole andare a Brescia viste le "molte infirmità che vi sono". Anche a Cremona e a Venezia si parla di epidemie, e molti credono che si tratti di peste. Obbedirà senz'altro a ciò che gli comanda la madre, ma questa non dimentichi di mandare danari, ché sono ormai tre mesi che non ne manda; come potrà vedere anche dalle "liste" [ora non più accluse], in pochi giorni sono spariti più soldi del previsto. Campeggi sa di incomodare la madre con queste richieste, ma sa anche che ella ascolterà le sue richieste, cosa che non hanno fatto altri corrispondenti cui ne ha inviato di consimili. Si raccomanda anche di mandare "tre statuette in gesso" per lo studio di tale "signora Fulvia". |
Fonte o bibliografia |
Bologna, Archivio di Stato, Malvezzi-Campeggi, s. III, 30/552 (anno 1590) |
Compilatore |
Girotto Carlo Alberto |
|
|
|
|
|
Torna all’elenco dei risultati
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|