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Mittente |
Dovizi, detto il Bibbiena Bernardo |
Destinatario |
de' Medici Piero |
Data |
20/9/1494 |
Tipo data |
effettiva |
Luogo di partenza |
Barbiano |
Luogo di arrivo |
Firenze |
Incipit |
Io vi scripsi stanocte quanto era seguito hieri, et se bene hoggi io non ho che dire |
Contenuto e note |
Bibbiena riferisce della cattura di numerosi soldati francesi. Da altri che sono fuggiti dal campo nemico per servire il "Signor duca" [Ferdinando d’Aragona duca di Calabria, primogenito di Alfonso II] si è appreso che "monsignor de Ubigni" [Robert Stuart d’Aubigny, comandante dei Francesi] e il "conte di Caiazo" [Giovan Francesco Sanseverino, uno dei capi delle truppe sforzesche] sono assai spaventati dal dispiegamento di forze messe in campo dall’esercito avversario. Dopo un consulto dei capi si è deciso di rimanere nello stesso alloggiamento anche per il giorno seguente. Intanto sono arrivati al campo altri tre conestabili al servizio di Piero de’ Medici con i loro fanti: Francesco da Napoli, Mariano Corso e il "Pisanello". Il duca chiede a Piero l’invio di vino dalla Toscana. La lettera è spedita dal campo aragonese presso Barbiano. |
Fonte o bibliografia |
Giuseppe Lorenzo Moncallero, Epistolario di Bernardo Dovizi da Bibbiena, vol. I (1490-1513), Firenze, Olschki, 1955, pp. 125-126 |
Compilatore |
Marini Paolo |
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