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Mittente |
Dovizi, detto il Bibbiena Bernardo |
Destinatario |
Dovizi Piero |
Data |
17/9/1494 |
Tipo data |
congetturale |
Luogo di partenza |
[Bubano] |
Luogo di arrivo |
[Firenze] |
Incipit |
La furia dello scrivere et lo havere il capo pieno d'arme et di sonno mi fece |
Contenuto e note |
Bibbiena si scusa col fratello e, tramite lui, con il "padrone" [Piero de’ Medici]: per la stanchezza scrivendo la lettera a Piero [la precedente del 17 settembre 1494] ha voltato "una carta più". Non c’è stato il tempo di riscrivere il dispaccio perché il "Signore" [Ferdinando d’Aragona, duca di Calabria, primogenito di Alfonso II] vuole che mangi con lui prima della partenza [verso il nuovo alloggiamento dell’esercito nei pressi del campo nemico di Sant’Agata sul Santerno]. In conclusione si fa riferimento a due messi usati da Bibbiena per la corrispondenza tra il campo e Firenze: "Biagino" e "Sangalletto" [già nominato nelle precedenti lettere del 17 settembre]. La lettera è priva di data, ma è certamente spedita dal campo aragonese presso Bubano come accompagnatoria della precedente a Piero de' Medici del 17 settembre 1494. |
Fonte o bibliografia |
Giuseppe Lorenzo Moncallero, Epistolario di Bernardo Dovizi da Bibbiena, vol. I (1490-1513), Firenze, Olschki, 1955, p. 115 |
Compilatore |
Marini Paolo |
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