Mittente Dovizi, detto il Bibbiena Bernardo Destinatario de' Medici Piero
Data 11/3/1494 Tipo data effettiva
Luogo di partenza Napoli Luogo di arrivo Firenze
Incipit Io vi scripsi ultimamente adì VIII come il Signore ce haveva decto che
Contenuto e note Bibbiena spera di ricevere licenza di tornare a Firenze il giovedì successivo, dopo aver accompagnato il re [Alfonso II d’Aragona] a "Casale" [Casal di Principe]. Il "signor Virginio" [Orsini] ha comunicato l’indisposizione del "Vincula" [Giuliano della Rovere, cardinale di S. Pietro in Vincoli] e ha consigliato di spostare qualche galea napoletana a Gaeta, essendo Ostia piuttosto sguarnita. Il "duca de Urbino" [Guidubaldo I di Montefeltro] ha scritto al re per rendergli noto che "Nostro Signore" [papa Alessandro VI] si oppone alla calata dei francesi [si allude all’impresa che sta preparando Carlo VIII] al punto da averlo comunicato al "signor Ludovico" [Ludovico Sforza, il Moro] tramite "monsignor Ascanio" [cardinale Ascanio Sforza]. Il papa ha inoltre rivelato che in caso di invansione la sua intenzione è quella di non abbandonare il re di Napoli, certo che lo difenderanno anche Venezia e Firenze. Il papa sarebbe anzi favorevole a condividere il costo di una condotta per il duca di Urbino con Alfonso II. Per conto del re, Giannello de’ Conti avverte Bibbiena che "messer Marino" [Tomacello, oratore napoletano a Firenze] è stato incaricato di proporre a Piero de’ Medici una compartecipazione al finanziamento di tale condotta. Se Piero sarà d’accordo potrà dare mandato esecutivo a Virginio Orsini e a Luigi da Casalnuovo. Bibbiena ha ribattuto che difficilmente Piero accetterà, non trattandosi di un’azione determinante per la chiusura dell’accordo [l’alleanza difensiva fra il papa e Napoli]. La lettera è datata al 1493, more fiorentino.
Fonte o bibliografia Giuseppe Lorenzo Moncallero, Epistolario di Bernardo Dovizi da Bibbiena, vol. I (1490-1513), Firenze, Olschki, 1955, pp. 66-68
Compilatore Marini Paolo
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