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Mittente |
Dovizi, detto il Bibbiena Bernardo |
Destinatario |
de' Medici Piero |
Data |
6/3/1494 |
Tipo data |
effettiva |
Luogo di partenza |
Napoli |
Luogo di arrivo |
Firenze |
Incipit |
Io non vi ho scripto a questi dì passati perché aspectavo che ogni dì |
Contenuto e note |
Bibbiena torna a scrivere a Piero de’ Medici dopo alcuni giorni di silenzio: non ha ancora avuto dal re [Alfonso II] licenza di tornare a Firenze, ma spera di ottenerla entro domenica. Giulio Orsini e Luigi da Casalnuovo [incaricato da Alessandro VI di trattare l’accordo con Alfonso II] sono stati a Napoli. Quest’ultimo si è recato ora dal "signor Virginio" [Orsini] con le risposte del re e in seguito andrà da "Sua Santità" [Alessandro VI] per chiedere che venga mandato a Napoli "don Geffrè" [Goffredo Borgia, richiesto come ostaggio in garanzia del rispetto degli accordi]. Da colloqui con Giovanni Pontano Bibbiena ha appreso che in altre condizioni [in assenza cioè della minaccia di Carlo VIII che ha costretto all’alleanza col papa] a Napoli si guarderebbero bene dal richiedere l’invio di Goffredo Borgia. Bibbiena ne deduce che è bene venire subito a una conclusione dei patti. Lo "Sperandeo" [Girolamo Sperandeo, oratore napoletano a Roma] di ritorno da Roma ha confermato quanto già riportato da Giulio Orsini e Luigi da Casalnuovo, riferendo però da parte del "monsignor di Napoli" [Oliviero Carafa] che l’ispiratore delle richieste esose del papa è stato il "cardinale Orsino" [Battista Orsini]. La notizia, come Giovanni Pontano ha rivelato a Bibbiena, ha irritato il re, che, forse per questo, si è tenuto così basso rispetto alle richieste del papa sia per quanto riguarda la "condocta" del "duca di Candia" [Giovanni Borgia] che per l’"entrata" del territorio che gli verrà concesso all’interno dei domini napoletani. Dall’ambasciatore napoletano Piero de’ Medici apprenderà le offerte dell’ambasciatore turco [inviato a Napoli dal sultano Bayezid II, come si apprende nella lettera precedente con data congetturale febbraio 1494]. La lettera è datata al 1493, more fiorentino. |
Fonte o bibliografia |
Giuseppe Lorenzo Moncallero, Epistolario di Bernardo Dovizi da Bibbiena, vol. I (1490-1513), Firenze, Olschki, 1955, pp. 60-63 |
Compilatore |
Marini Paolo |
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