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Mittente |
Dovizi, detto il Bibbiena Bernardo |
Destinatario |
de' Medici Piero |
Data |
2/1494 |
Tipo data |
congetturale |
Luogo di partenza |
[Napoli] |
Luogo di arrivo |
[Firenze] |
Incipit |
Io ho scripto a questi giorni passati alla Magnificentia Vostra tucto quello che ci è occorso |
Contenuto e note |
Bibbiena comunica a Piero de’ Medici gli sviluppi delle relazioni diplomatiche tra il re di Napoli [Alfonso II] e il papa [Alessandro VI]. Tornato da Capua il re lo ha fatto chiamare da Leonardo Como e gli ha fatto intendere di essere meglio disposto ad accettare le proposte del papa per concludere un’alleanza [in prospettiva antifrancese]. Se il papa rivelasse finalmente le sue vere intenzioni si potrebbe arrivare subito a un accordo, dando ascolto anche alle richieste pressanti di Piero de’ Medici, irritato dall’eventualità che i mercanti fiorentini siano espulsi dalla Francia. Bibbiena racconta di aver colto l’occasione per spingere il re a decidersi e di averlo alla fine convinto ad accettare le condizioni del papa. Il re chiede tuttavia di comunicare la sua decisione solo a Piero: la pratica verrà affidata al "cardinale di Napoli" [Oliviero Carafa]. Intanto sono giunte lettere da Roma e Milano (di cui Bibbiena dice che renderà conto nel dispaccio del giorno dopo) e un ambasciatore del "Turcho" [il sultano Bayezid II]. La lettera è senza data, ma secondo Moncallero va ricondotta al 25 o 26 febbraio 1494. |
Fonte o bibliografia |
Giuseppe Lorenzo Moncallero, Epistolario di Bernardo Dovizi da Bibbiena, vol. I (1490-1513), Firenze, Olschki, 1955, pp. 57-60 |
Compilatore |
Marini Paolo |
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