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Mittente |
Dovizi, detto il Bibbiena Bernardo |
Destinatario |
de' Medici Piero |
Data |
3/8/1493 |
Tipo data |
effettiva |
Luogo di partenza |
Firenze |
Luogo di arrivo |
Poggio a Caiano |
Incipit |
Io mi scuserei con voi del mandarvi tanto da leggere se non stimassi |
Contenuto e note |
Bibbiena manda a Piero de’ Medici missive provenienti da Roma dalle quali si ricava che sono quasi conclusi "accordo et parentado" [la lega con papa Alessandro VI e re Ferdinando I di Napoli che si concluderà il 25 agosto 1493 e il matrimonio tra Goffredo Borgia e Sancia d’Aragona, di cui si parla già nella lettera del 19 luglio 1493 e in quella databile tra luglio e agosto 1493]. Secondo quello che scrive "Filippo" [Valori, oratore fiorentino a Roma] una staffetta avrebbe consegnato a Piero il giorno stesso la "stipulatione del tucto". Nelle lettere allegate sono contenute anche la "nota della forma di sicurtà tra papa, re" e Piero, la "nota del deposito delle terre" [i castelli di Anguillara e Cerveteri] e la lettera agli "Otto" [Otto di Pratica] per chiedere il mandato a procedere. Oltre a un’altra lettera sul "parentado" dello stesso Filippo Valori, si allega una missiva di "Dionisio" [Dionigi Pucci]. Nel poscritto si comunica che "le cose delli Aretini si sono rimesse in Nicolò" [Niccolò Michelozzi] e che Bibbiena ha fatto "quanto parve a questi cittadini con messere Marino" [forse Marino Tomacello, oratore di Ferdinando I]. |
Fonte o bibliografia |
Giuseppe Lorenzo Moncallero, Epistolario di Bernardo Dovizi da Bibbiena, vol. I (1490-1513), Firenze, Olschki, 1955, pp. 28-29 |
Compilatore |
Marini Paolo |
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