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Mittente |
Dovizi, detto il Bibbiena Bernardo |
Destinatario |
Dovizi Piero |
Data |
28/7/1493 |
Tipo data |
effettiva |
Luogo di partenza |
[Firenze] |
Luogo di arrivo |
Milano |
Incipit |
Quando vi trovate col signore Lodovico che havete notitia |
Contenuto e note |
Bibbiena chiede al fratello di intercedere presso il "signore Lodovico" [Ludovico Sforza, detto il Moro] affinché questi convinca il tesoriere dell’Imperatore [Massimiliano I] a impegnarsi perché vengano restituiti a Raffaello Vecchietti [mercante fiorentino] i denari e le merci sequestrategli dagli agenti dell’abate di San Gallo. Costoro hanno effettuato il sequestro sostenendo di essere autorizzati da lettere dell’imperatore Sigismondo, confermate da Massimiliano I. Ma Bibbiena rileva l’illegittimità dell’azione, dal momento che la Nazione fiorentina è servitore diretto dell’Impero. Per volontà di Piero de’ Medici, che intende aiutare "questi Antinori" [probabile svista di Bibbiena per "Vecchietti"], Piero Dovizi dovrà parlarne direttamente col tesoriere imperiale quando arriverà a Milano. |
Fonte o bibliografia |
Giuseppe Lorenzo Moncallero, Epistolario di Bernardo Dovizi da Bibbiena, vol. I (1490-1513), Firenze, Olschki, 1955, p. 22 |
Compilatore |
Marini Paolo |
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