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Mittente |
Dovizi, detto il Bibbiena Bernardo |
Destinatario |
de' Medici Giuliano |
Data |
28/11/1492 |
Tipo data |
effettiva |
Luogo di partenza |
Roma |
Luogo di arrivo |
Firenze |
Incipit |
Voi harete havuto tucte le mie scriptevi a questi giorni passati |
Contenuto e note |
Bibbiena offre a Giuliano de’ Medici un resoconto dettagliato dell’udienza del corteo fiorentino ricevuto in Vaticano dal nuovo pontefice [Alessandro VI; l'arrivo del corteo a Roma è descritto nella lettera del 19 novembre 1492]. Dopo che gli ambasciatori hanno presentato le loro credenziali, "el vescovo" [Gentile Becchi, vescovo di Arezzo] tiene un’orazione lodata da tutti. L'udienza si trasferisce nella "sala del pappaghallo": Piero de’ Medici regge la coda della veste del papa che bacia in volto "Piero nostro" [Piero Dovizi]. Vengono descritti nei particolari gli abiti dei membri del corteo: in particolare quelli di Piero de’ Medici e di "messer Puccio" [Dionigi Pucci]. Bibbiena si dilunga nella celebrazione dell’udienza, cerimonia memorabile che ha reso grande lustro a Piero de’ Medici. In conclusione Bibbiena si raccomanda a "madama Contessa" [Contessina de’ Medici, figlia di Lorenzo de’ Medici, il Magnifico], a "madonna Alphonsina" [Alfonsina Orsini, moglie di Piero de’ Medici] e a "Ser Nicolò" [Niccolò Michelozzi]. |
Fonte o bibliografia |
Giuseppe Lorenzo Moncallero, Epistolario di Bernardo Dovizi da Bibbiena, vol. I (1490-1513), Firenze, Olschki, 1955, pp. 17-20 |
Compilatore |
Marini Paolo |
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