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Mittente |
Dovizi, detto il Bibbiena Bernardo |
Destinatario |
da Foiano Andrea |
Data |
22/10/1490 |
Tipo data |
effettiva |
Luogo di partenza |
Firenze |
Luogo di arrivo |
Siena |
Incipit |
Havevo scripto tutta la lettera aspectando che si dovessi spacciare la cavalcata |
Contenuto e note |
Bibbiena redarguisce il mandatario fiorentino a Siena, Andrea da Foiano, reo di aver frainteso una serie di missive di Lorenzo de’ Medici [il Magnifico] e di aver perciò pensato erroneamente di essere stato sollevato dall’incarico e di dover già pensare al trasferimento delle proprie "masseritie". Bibbiena promette in ogni caso di non diffondere la notizia, nota soltanto a "Ser Antonio nostro" [Antonio Dovizi], e di proteggere al possibile Andrea dalle prevedibili ire del Magnifico. Il tono si alleggerisce nel finale perché tutto si risolve in nulla. Lorenzo de' Medici legge infatti la lettera di Andrea da Foiano tralasciando la parte evidentemente polemica in cui questi commentava il proprio reimpatrio. Bibbiena rinvia alle lettere di "Ser Piero" [Piero Dovizi] da cui Andrea da Foiano apprenderà il contenuto delle lettere scritte in nome del Magnifico che gli verranno inviate. |
Fonte o bibliografia |
Giuseppe Lorenzo Moncallero, Epistolario di Bernardo Dovizi da Bibbiena, vol. I (1490-1513), Firenze, Olschki, 1955, pp. 13-15 |
Compilatore |
Marini Paolo |
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