Mittente Erizzo Sebastiano Destinatario
Data Tipo data assente
Luogo di partenza Luogo di arrivo
Incipit Cresce naturalmente, carissima vita mia
Contenuto e note Erizzo rimprovera la donna perché non gli ha scritto nemmeno una lettera lasciandolo affliggersi in tormentosi pensieri. Ma ormai ha capito che il suo è un amore non ricambiato e infelice, provocato dalle bellezze indicibili della fanciulla e in particolare dal primo sguardo d'amore che si scambiarono. In seguito ella lo ha illuso con i sorrisi, col mostrarsi alla finestra e scrivendogli che anche lei era innamorata. Erizzo le chiede ora il motivo del suo allontanemento improvviso e le ricorda che essi sono destinati a stare insieme per volere del cielo e di Amore: per giustificare quest'affermazione riporta alcuni famosi racconti degli amori di Giove. Egli è quindi stupito del fatto che tutto il creato si sottometta al volere celeste di Giove e di Amore, mentre la sua donna si dimostra renitente. Erizzo conosce, in verità, il motivo per cui la donna lo fugge, perché la loro intermediaria ["C."] gli ha rivelato che la donna teme per il suo onore e sa che spesso gli amanti dopo aver raggiunto il loro scopo abbandonano l'amata, che resta sola e schernita; di fronte a questo paragone, il giovane si dimostra offeso e giura su Dio che egli è una persona onesta e sincera. Le propone quindi di concedergli mezz'ora di udienza, in modo che possa spiegarle a parole il suo pensiero.
Fonte o bibliografia Vicenza, Biblioteca Bertoliana, CODICE G 387 (277), fondo Manoscritti Antichi, 30, cc. 258r-263v.
Compilatore Marconato Claudia
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