Mittente Erizzo Sebastiano Destinatario
Data Tipo data assente
Luogo di partenza Luogo di arrivo
Incipit Io veramente ho preso tanto affanno entro il cor mio
Contenuto e note All'ultima lettera Erizzo ha voluto aggiungere questa per poter spiegare in modo più approfondito il suo dolore e per smorzare i toni aggressivi della precedente: le scrive dunque che la sua rabbia nasceva dal fatto che ella non si lascia amare completamente e non si fida dell'autenticità del sentimento del giovane, che lascia sempre nel dubbio e nell'attesa di un riscontro. Decide pertanto di partire per quattro giorni, così non avrà la tentazione di andare a vedere se la donna si affaccia alla finestra, in modo da poter guarire da quella che è ormai divenuta una malattia. La colpa di tutto ciò è dell'amata, che nei mesi passati ha instillato vane speranze nella mente dell'innamorato ed ora si sottrae alla sua vista e non gli scrive più. Alla fine conclude che ella può tenersi il suo cuore, ma la avverte che non chieda gli di restituirle a sua volta il suo.
Fonte o bibliografia Vicenza, Biblioteca Bertoliana, CODICE G 387 (277), fondo Manoscritti Antichi, 28, cc. 255v-257v.
Compilatore Marconato Claudia
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