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Mittente |
Erizzo Sebastiano |
Destinatario |
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Data |
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Tipo data |
assente |
Luogo di partenza |
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Luogo di arrivo |
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Incipit |
Sono hoggimai alquanti anni trapassati, nobilissima madonna |
Contenuto e note |
Nonosante tutto è fortunato, perché gli è parso di vedere in questi anni che la sua amata gli corrisponde, anche se questo amore lo tiene legato come in una prigione; il divieto che si è imposto, quando ha deciso di allontanarsi da lei, non gli permetteva di dare sfogo al sentimento; ma, avendola vista qualche giorno prima, ha trovato il modo per esprimere tutto il suo amore attraverso la scrittura. In seguito, Erizzo ribadisce il fatto che è innamorato da diversi anni di lei e che, oltre al fatto che non ha mai potuto dichiararsi, ad un certo punto gli è stata tolta dalla sorte anche la possibilità di vederla; d'altro canto non può credere che in questo arco di tempo in cui sono stati lontani si sia dimenticata di ciò che provava per lui. Perciò, se è ancora vivo l'interesse, Erizzo chiede alla donna amata di accettare la sua servitù. |
Fonte o bibliografia |
Vicenza, Biblioteca Bertoliana, CODICE G 387 (277), fondo Manoscritti Antichi, 3, cc. 213r-214r |
Compilatore |
Marconato Claudia |
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