Mittente Erizzo Sebastiano Destinatario Ligorio Pirro
Data 23/5/1570 Tipo data effettiva
Luogo di partenza Venezia Luogo di arrivo
Incipit Hieri sera, ritornato a casa, io ritrovai le disiate lettere
Contenuto e note Erizzo loda la capacità di interpretazione e le conoscenze antiquarie dell'amico: è rimasto soddisfatto dell'etimologia di "medaglia" e dell'uso degli ornamenti da parte dei Romani. Tuttavia non concorda sul fatto che le medaglie degli imperatori avessero la stessa funzione delle monete; crede piuttosto che le prime fossero state battute a scopo celebrativo, come spiega anche nel suo Discorso sopra le medaglie antiche. In seguito, l'Erizzo pone al Ligorio alcune questioni relative al talento attico, al criterio per cui la sigla S.C. è presente in alcune medaglie e in altre no, al potere di battere moneta tra i magistrati romani. Nei saluti, il patrizio esprime il suo compiaceimento per la lezione proposta da Pirro delle abbreviazioni della moneta di Pompeo [la lettera è presente anche nelle Lettere inedite di Sebastiano Erizzo da un manoscritto dalla Biblioteca Municipale di Vicenza pubblicate dal marchese G. Melchiorri, Roma, Tip. Contedini, 1825].
Fonte o bibliografia Vicenza, Biblioteca Bertoliana, CODICE G 387 (277), fondo Manoscritti Antichi, 67, cc. 167v-169r.
Compilatore Marconato Claudia
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