Mittente Erizzo Sebastiano Destinatario Tollentini Pier'Antonio
Data 13/3/1567 Tipo data effettiva
Luogo di partenza Venezia Luogo di arrivo
Incipit Doppo ch’io scrissi una mia a Vostra Signoria li IIII Di Febraro passato
Contenuto e note Erizzo spiega all'amico che è avvenuta una sovrapposizione di lettere dal momento che mentre l'uno scriveva all'altro, contemporaneamente l'altro inviava, tramite un gentiluomo Cremonese, a sua volta, due lettere, assieme a un libro spirituale stampato in latino. Erizzo, dunque, informa l'amico che non ha rinvenuto nuove medaglie e che il suo libro di numismatica non è ancora stato stampato. A questo punto, Erizzo chiede al Tollentini di ricordare allo stampatore Vincenzo [Conti] di stampare le sue lettere famigliari (probabilmente solo quelle indirizzate al Tollentini), mentre per il suo epistolario intende raccogliere meno di cento lettere famigliari, tra cui una più lunga in difesa della poesia, e una quarantina di lettere amorose; nel caso poi il suo stampatore volesse aggiungere altri testi, Erizzo aggiungerà in fondo altri discorsi: uno composto anni prima per l'Accademia Veneziana, nel quale si parla del metodo e forse anche un altro. Si raccomanda, infine, che lo stampatore scelga un dedicatario illustre che dia importanza al suo libro.
Fonte o bibliografia Vicenza, Biblioteca Bertoliana, CODICE G 387 (277), fondo Manoscritti Antichi, 44, cc. 145v-147v.
Compilatore Marconato Claudia
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