Mittente Erizzo Sebastiano Destinatario Ruscelli Girolamo
Data 15/9/1553 Tipo data effettiva
Luogo di partenza Padova Luogo di arrivo
Incipit Dapoi che noi ci dipartimmo l’uno dall’altro
Contenuto e note Erizzo racconta al Ruscelli che dalla conversazione avuta con lui sul metodo che avevano gli antichi di conoscere nacque il suo Trattato dell’istrumento e via inventrice degli antichi, che in questa lettera riassume. Egli afferma la necessità di riempire il vuoto lasciato dalla perdita del libro di Galeno sull’argomento, in cui il famoso medico divideva le arti in contemplative e operatrici, divisione corrispondente a quella greca tra arte attiva, come la filosofia morale, e fattiva, come l’architettura. Però, sottolinea l’Erizzo, ogni arte ha in sè il significato dell’operare e questo lo si evince dall’etimologia del termine greco t????; aggiunge, quindi, una definizione di arte come raccolta di alcune osservazioni con un fine utile per la nostra vita. Il veneziano riporta poi la divisione delle arti secondo Aristotele nel secondo libro della Fisica e registra una dettagliata tassonomia dei vari tipi di arte a seconda dell’uso o del fine, includendo anche le arti che servono per altre arti e non escludendo che sono possibili scambi tra le varie categorie per quanto riguarda i materiali o gli scopi. In seguito, Erizzo ripropone la classica divisione tra arti liberali (Aritmetica, Musica, Astrologia, Medicina, Grammatica, Retorica e Dialettica) e meccaniche (cioè arti con le quali gli uomini si guadagnano da vivere). Infine, l’Erizzo fornisce la divisione di Platone, contenuta nel Sofista: esistono le arti che pertengono all’acquistare e le arti che riguardano l’operare. In quest’ultima categoria è compresa l’oratoria, chiamata, infatti, dal filosofo anche imitazione, la quale si divide in due specie: la divina (quando ha origine da Dio) e l’umana (imitazione della forza operatrice di Dio); ma tra chi esercita l’arte imitativa umana c’è chi è ignorante e chi è sapiente e tra questi ultimi vi è il filosofo, vero imitatore di Dio.
Fonte o bibliografia Vicenza, Biblioteca Bertoliana, CODICE G 387 (277), fondo Manoscritti Antichi, 42, cc. 132v-142v.
Compilatore Marconato Claudia
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