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Mittente |
Zucchi Bartolomeo |
Destinatario |
Biscioli (Bisciolo) Gabriele (Gabriello) |
Data |
16/2/1595 |
Tipo data |
Effettiva |
Luogo di partenza |
Roma |
Luogo di arrivo |
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Incipit |
Partì finalmente il vescovo per cotesta volta |
Contenuto e note |
Lettera piuttosto enigmatica nella sua prima parte. Zucchi riferisce a Biscioli della partenza del vescovo (non nominato) verso il luogo in cui si trova il destinatario e aggiunge che aveva tentato di avvisarlo senza successo di questo arrivo. Quando il vescovo giungerà, avrà anche gli "invogli" da dargli [che probabilmente contengono la raccolta di lettere di cui Zucchi aveva scritto nella lettera del 14.1.1595]. Per una certa faccenda (non precisata) c'è stato un ritardo di tre mesi che può dare occasione a padre Antonio (senza indicazione del cognome) di risolverla in senso positivo. Si dà poi notizia della morte di un uomo, detto ironicamente "Letterato" per la sua assoluta ignoranza [Giovanni Geroso]. Molto nobilmente egli aveva raccolto con sé tutti i poveri abbandonati e li aveva nutriti con l'elemosina; si era esposto a tutti i disonori, ma faceva tutto ciò con grande allegria e la sua fede era sincera. Perciò l'apparato funebre deciso dal cardinal [Federico] Borromeo è stato grandioso e la partecipazione del popolo romano davvero straordinaria. |
Fonte o bibliografia |
Bartolomeo Zucchi, Lettere, Venezia, Minima Compagnia, 1599, I, cc. 218r-219v |
Compilatore |
Sacchini Lorenzo |
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