Mittente Zucchi Bartolomeo Destinatario De Leyva [Leyva] Virginia Maria
Data 20/5/1594 Tipo data Effettiva
Luogo di partenza Roma Luogo di arrivo Monza
Incipit Io ho sempre havuto Vostra Signoria Illustrissima in riverenza
Contenuto e note Contando sull'affetto che il padre della destinataria [Martìn de Leyva] ha dimostrato verso suo padre [Gasparo], Bartolomeo Zucchi stava solo aspettando l'occasione propizia per scriverle. Prima ancora di averla trovata, gli giunse tanto inaspettata quanto gradita una lettera della donna [meglio nota come la Monaca di Monza], nella quale Zucchi si sente celebrato oltre i suoi effettivi meriti, sicché si riconosce indegno di ricevere tali lodi. Benché inizialmente si senta incapace di rispondere con le parole e invochi come opportuna risposta il "velo" del silenzio, Zucchi decide di dare forma alla propria "gratitudine" verso di lei. Elogia la scelta della donna di essersi ritirata dall'infelice vita mondana e di essersi data alla religione. Definisce "avventurosissimo" chi si allontana dal mondo e si mette al servizio della "divina maestà". La invita ora a perseguire nella sua scelta e a crescere ogni giorno in perfezione.
Fonte o bibliografia Bartolomeo Zucchi, Lettere, Venezia, Minima Compagnia, 1599, I, cc. 191v-193v
Compilatore Sacchini Lorenzo
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