Mittente Zucchi Bartolomeo Destinatario Ghilini Giovanni Iacopo
Data 26/9/1592 Tipo data Effettiva
Luogo di partenza Roma Luogo di arrivo Milano
Incipit Facil cosa è a Vostra Signoria il persuadersi che io habbia preso infinito dolore
Contenuto e note Zucchi esprime a Ghilini il proprio cordoglio per la morte del figlio Giovanni Tommaso; ha provato "infinito dolore" per la notizia di questa perdita; suo intento in ogni caso non è consolare Ghilini, la cui grandezza d'animo saprà dargli la giusta forza. D'altronde - conclude Zucchi - Ghilini non potrà trovar conforto da nessuno fuorché se stesso.
Fonte o bibliografia Bartolomeo Zucchi, Lettere, Venezia, Minima Compagnia, 1599, I, cc. 155v-156r
Compilatore Sacchini Lorenzo
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