|
 |
 |
|
 |
|
 |
 |
 |
 |
 |
Mittente |
Zucchi Bartolomeo |
Destinatario |
|
Data |
13/10/1590 |
Tipo data |
Effettiva |
Luogo di partenza |
Roma |
Luogo di arrivo |
|
Incipit |
Non ho potuto tanto sfuggir sempre di recar altrui novella triste |
Contenuto e note |
Zucchi scrive a una madre non precisata che ha appena perso un figlio; le assicura che piangerà insieme a lei tale grave perdita; la informa che il figlio si era confessato più volte e aveva ricevuto due volte il "viatico" (unzione degli infermi); la invita a rasserenarsi perché il figlio se n'è andato con gioia da questa terra e così ha evitato tutte le sofferenze della vita; la sprona infine a dare prova di forza consolando i parenti, in primo luogo la figlia (sorella del defunto). |
Fonte o bibliografia |
Bartolomeo Zucchi, Lettere, Venezia, Minima Compagnia, 1599, I, cc. 97v-98v |
Compilatore |
Sacchini Lorenzo |
|
 vai al documento
|
|
|
|
Torna all’elenco dei risultati
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|