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Mittente |
Guastavini Giulio |
Destinatario |
Pellegrino Camillo |
Data |
18/7/1592 |
Tipo data |
effettiva |
Luogo di partenza |
Genova |
Luogo di arrivo |
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Incipit |
Già molti anni fa, cioè fin quando lessi |
Contenuto e note |
Guastavini si professa ammiratore di vecchia data di Camillo Pellegrino, la cui dottrina egli aveva potuto apprezzare leggendo il suo dialogo in difesa della 'Gerusalemme liberata' di Torquato Tasso ['Il Carrafa o vero della epica poesia', Firenze, Sermantelli, 1584]; confessa però di essersi risolto a scrivergli per manifestargli la sua stima solo recentemente, dopo aver letto l'"onorata menzione" del suo nome fatta dal Pellegrino in una lettera ad Angelo Grillo [amico sia di Guastavini che di Pellegrino]. In segno di amicizia, gli invia alcune copie [dei suoi 'Discorsi ed annotazioni sopra la Gierusalemme liberata', Pavia eredi di Girolamo Bartoli, 1592], pregandolo di donare, a suo nome, uno dei volumi a Giovanni Battista Attendolo. |
Fonte o bibliografia |
Angelo Solerti, Vita di Torquato Tasso, Torino-Roma, Loescher, 1895, 3 voll., II, pp. 340-341 |
Compilatore |
Navone Matteo |
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