Mittente Guastavini Giulio Destinatario Titi Roberto
Data 26/1/1607 Tipo data effettiva
Luogo di partenza Genova Luogo di arrivo Pisa
Incipit Non è questa la prima volta c'ho conosciuto l'affettione che Vostra Signoria mi porta
Contenuto e note La morte di Girolamo Mercuriale ha rattristato Guastavini, che dichiara qui di essere stato amico dell'illustre medico; al tempo stesso, si capisce dalla lettera che tale evento ha aperto a Guastavini nuove possibilità per ottenere quell'incarico accademico che insegue da tempo [cfr. lettere anteriori al Titi]: proprio lui potrebbe infatti ereditare la cattedra [di medicina pratica] ricoperta da Mercuriale all'Università di Pisa, con la quale il medico genovese dichiara di avere già trattative in corso, avendo [prima della morte di Mercuriale] contattato i "Prencipi" [verosimilmente, Ferdinando I de' Medici e Cristina di Lorena, Granduchi di Toscana]. Guastavini ringrazia poi Titi per averlo informato della possibilità apertasi a Pisa e gli chiede di raccogliere ulteriori informazioni a riguardo. Gli racconta inoltre di aver scelto Lione come luogo di stampa per il suo commento ai 'Problemi' [dello pseudo Aristotele: cfr. Iulii Guastavinii 'Commentarii in priores decem Aristotelis problematum sectiones', Lugduni, sumptibus Horatii Cardon, 1608], e gli conferma il sospetto che un paio di lettere (una di Titi e una di Guastavini) inviate a Gabriello Chiabrera siano andate smarrite, e allude a una missiva di Fortunio Liceti al Titi in cui si fa riferimento a ciò.
Fonte o bibliografia Matteo Navone, Lettere inedite di Giulio Guastavini, "Studi secenteschi", LIV, 2013, pp. 251-252
Compilatore Navone Matteo
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