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Mittente |
Malvezzi Virgilio |
Destinatario |
Pallavicino Sforza |
Data |
16/12/1648 |
Tipo data |
effettiva |
Luogo di partenza |
Castel Guelfo |
Luogo di arrivo |
[Roma] |
Incipit |
Ho tenuto un grandissimo silenzio |
Contenuto e note |
Malvezzi, che da lungo tempo non si fa sentire dal Pallavicino, scrive a quest’ultimo di aver bisogno estremo di conversare con lui e che il ricordo delle piacevoli e dotte conversazioni che ha avuto in Roma con lui, e i di lui eruditissimi compagni, lo affligge. Ora, nell’imminenza del Santo Natale, non potendo omaggiarli a voce, vorrebbe usare la penna; ma pure ciò gli è negato, essendo rimasto impedito della mano destra (dètta perciò a Bartolomeo Manzoni - che insieme al Malvezzi la firma - questa lettera). Augura dunque al Pallavicino e ai padri [Girolamo] Cataneo, [Nicolò Maria] Pallavicino, [Paolo] Segneri ogni felicità (nella quale è, per loro buona sorte, già ricompresa quella di avere come loro sodale lo stesso Pallavicino). In chiusura, esprime il desiderio di ricevere scritti dal Pallavicino e dagli altri accennati “intelletti”. |
Fonte o bibliografia |
Clizia Carminati, Il carteggio tra Virgilio Malvezzi e Sforza Pallavicino, “Studi secenteschi”, XLI, 2000, pp. 413-414 (lettera 19) |
Compilatore |
Giulietti Renato |
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