Mittente Pallavicino Sforza Destinatario Malvezzi Virgilio
Data 3/1646 Tipo data effettiva
Luogo di partenza Roma Luogo di arrivo [Castel Guelfo]
Incipit Agli altri miei signori ed amici voglio donar i miei libri
Contenuto e note Evidentemente richiestone dal Malvezzi, il Pallavicino dà notizie al suo corrispondente della propria attività letteraria, in particolare di due opere [che saranno rispettivamente le ‘Considerazioni sopra l’arte dello stile e del dialogo’ (Roma, eredi del Corbelletti, 1646) e le ‘Assertionum theologicarum libri quinque’ (Roma, Corbelletti, 1649)]. Relativamente alla prima, lascia intendere essersi questa originata da due “discorsetti” rimastigli dopo la pubblicazione della sua opera ‘Del bene’ [Roma, Corbelletti, 1644] nella quale, peraltro, di essi faceva già menzione: nella lettera ai lettori di ‘Del bene’, infatti, il Pallavicino specificava che in tali “discorsetti” svolgeva il proprio pensiero [“intorno allo stile da usarsi nelle materie scientifiche”]. Ha avuto il tempo di rivedere tali discorsetti, ed ora ha deciso di pubblicarli nonostante siano “difettuosi”: un’imperfezione, questa, compensata tuttavia dalla loro brevità. Per quanto riguarda la seconda opera [‘Assertiones theologicae’], il Pallavicino riferisce di voler ridurre, in quest’opera, le scienze metafisiche e quelle morali “a’ principi noti, e della natura sola nelle umane e della fede insieme nelle divine”: e nello stabilire tali principî, il Pallavicino seguirà il modo già da lui accennato nel secondo libro dell’opera sua ‘Del bene’. Si ripromette inoltre il Pallavicino di mostrare, [in queste ‘Assertiones theologicae’], come “dalla discordia in una proposizione dubbiosa siensi originate le controversie delle più celebri scuole in infinite conseguenze”. Chiude la lettera con l’invitare il suo corrispondente a fargli conoscere a sua volta “in che s’impieghi la sua penna”. [Incerta la lettura del mese della data: (8?)bre]
Fonte o bibliografia Clizia Carminati, Il carteggio tra Virgilio Malvezzi e Sforza Pallavicino, “Studi secenteschi”, XLI, 2000, pp. 377-378 (lettera 10)
Compilatore Giulietti Renato
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