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Mittente |
Bellini Lorenzo |
Destinatario |
Menzini Benedetto |
Data |
30/11/1691 |
Tipo data |
effettiva |
Luogo di partenza |
Pisa |
Luogo di arrivo |
[Roma] |
Incipit |
Ho letto la sua dottissima lettera, nella quale diasi luogo al merito di Vostra Signoria Illustrissima |
Contenuto e note |
Bellini ha letto la lunga lettera di Menzini, ove si critica giudiziosamente l'impresa escogitata dal poeta pisano. Risponde poi alle questioni accennate da Menzini nella sua missiva: crede anzitutto che non sia necessario parlare con troppa chiarezza nella lirica, perché troppa chiarezza è forse spiacevole; il caso di Dante e del suo stile "breviloquente" è a tal proposito significativo, come è significativo anche il caso dell'impresa e del suo motto. L'impresa escogitata da Bellini per la Crusca, quella per lo Scarso accademico, poi mutato in Bilanciato, è quella di "un paio di bilancette da monete", con un motto petrarchesco. A questa si può aggiungerne un'altra, quella per il Depresso accademico, con motto da Dante. |
Fonte o bibliografia |
B. Menzini, Dell'opere ... Tomo terzo, contenente le prose volgari, Firenze, Tartini e Franchi, 1731, pp. 313-316 |
Compilatore |
Girotto Carlo Alberto |
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