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Mittente |
Bellini Lorenzo |
Destinatario |
Menzini Benedetto |
Data |
8/10/1690 |
Tipo data |
effettiva |
Luogo di partenza |
Pisa |
Luogo di arrivo |
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Incipit |
Accuso la comparsa di quella carta de' 29. caduto, che Vostra Signoria Illustrissima Si compiacque trasmettermi |
Contenuto e note |
Ricevuta la lettera del 29 settembre, Bellini accusa ricevuta anche del "nuovo poemetto" di Menzini [il poema 'Del terrestre paradiso'], per il quale lo ringrazia. Ha letto a più riprese il 'Paradiso' menziniano, e ne ha tratto grande diletto, riconoscendovi una delle "grandi macchine" composte da Menzini, paragonabile alla 'Gerusalemme' del Tasso e anzi ad essa superiore "di gran lunga nella chiarezza e nella facilità". Non vorrebbe sbagliarsi, ma nel poema menziniano si ha esempio raro di poesia epica in "toscana favella", cosa che ancora mancava: in essa si congiungono la facilità, la chiarezza dell'esposizione, la maestà, la sublimità, l'eminenza. Invita dunque Menzini a rinnovargli "l'onore delle sue lettere". |
Fonte o bibliografia |
B. Menzini, Dell'opere ... Tomo terzo, contenente le prose volgari, Firenze, Tartini e Franchi, 1731, pp. 300-302 |
Compilatore |
Girotto Carlo Alberto |
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