Mittente Menzini Benedetto Destinatario Borghini Selvaggia
Data 21/8/1688 Tipo data effettiva
Luogo di partenza Roma Luogo di arrivo Pisa
Incipit Non potevano non approvarsi dal prudentissimo giudicio del sig. Francesco Redi
Contenuto e note Le lodi di Francesco Redi ai sonetti di Selvaggia Borghini sono meritate, trattandosi di testi "nobili, sostenuti e degni" sia per l'autrice che per la dedicataria, la granduchessa di Firenze Vittoria della Rovere. Menzini ringrazia dunque per aver potuto leggere questi testi. L'elegia scritta da Menzini per Alessandro Marchetti è un segno di stima e di affetto verso Marchetti stesso e verso la Borghini. Sente dire che Lorenzo Bellini vuol dare alle stampe le proprie liriche: Menzini esorta la Borghini a farlo, perché ne trarrà grandi elogi.
Fonte o bibliografia Pisa, Biblioteca Universitaria, ms. 357/38; edizione parziale in Benedetto Menzini, Dell'opere ... Tomo terzo, contenente le prose volgari, Firenze, Tartini e Franchi, 1731, pp. 292-293
Compilatore Girotto Carlo Alberto
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