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Mittente |
Menzini Benedetto |
Destinatario |
Redi Francesco |
Data |
24/4/1688 |
Tipo data |
effettiva |
Luogo di partenza |
Roma |
Luogo di arrivo |
Firenze |
Incipit |
Hora che Vostra Signoria Illustrissima si ritrova in Firenze, e forse libera dalle briglie che sogliono stringerla di continuo |
Contenuto e note |
Nella speranza di trovare Redi meno occupato del consueto, Menzini si augura che abbia potuto leggere "qualche particella" della sua 'Arte poetica', che si sta stampando a Roma proprio in quei giorni: Menzini vi ripone non poche speranze, trattandosi del primo lavoro pubblicato dal momento del suo arrivo a Roma nel 1685, e con esso vorrebbe onorare la regina Cristina di Svezia e il cardinale Decio Azzolini, suoi protettori. Vorrebbe soprattutto, con questa opera, "prendere la difesa del Parnaso toscano e delle Muse d'Italia", "vilmente trattate dalla petulanza d'uno scrittore francese" [= l' 'Art poetique' di Nicolas Boileau, pubblicata nel 1674]. Quale sia il valore della propria 'Arte poetica' a petto di quella di Boileau, Menzini lascia il giudizio ai lettori, pur consapevole che molte, anzi troppe chiacchiere circolano sul mondo delle lettere: sa bene che assai pochi sono i "grand'huomini" che possono giudicare con onestà. Ringrazia infine per la disponibilità a far circolare a Firenze gli esemplari dell' 'Arte poetica'. |
Fonte o bibliografia |
Firenze, Biblioteca Nazionale Centrale, ms. Raccolta Gonnelli, cass. 24, 73; cfr. Girotto Carlo Alberto, Per l'epistolario di Benedetto Menzini, "Studi secenteschi", 2015, i.c.s. |
Compilatore |
Girotto Carlo Alberto |
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