Mittente Redi Francesco Destinatario Aprosio Angelico
Data 7/1/1669 Tipo data effettiva
Luogo di partenza Firenze Luogo di arrivo
Incipit Qui in Pisa mi comparisce l'amorevole e gentilissima lettera
Contenuto e note Redi riceve a Pisa la lettera di Aprosio, assieme ad una copia della 'Grillaia', entrambe trasmessegli da [Jacopo] Lapi: ringrazia dunque Aprosio, professandogli "obligazioni tanto più vere che io so non meritare tanto". Riceverà volentieri un libro "del signor Viglionto" promessogli da Aprosio. [Lorenzo] Adriani, per contro, non ha ricevuto il fagotto speditogli da Aprosio: su consiglio dello stesso Redi, scriverà dunque a [Annibale] Lomeri. Redi dice, inoltre, di essere rimasto d'accordo con Lapi per spedire il fagotto promesso ad Aprosio direttamente da Pisa, così da farlo arrivare più velocemente a Sanremo: con l'occasione, Redi ha consegnato a Lapi anche "una cassetta di rimedi" provenienti dalla Fonderia granducale, come segno della propria obbligazione verso il Ventimiglia. Nel rediano "libro degli insetti" Aprosio troverà anche un'occasione per esercitare la propria bontà di fronte agli errori che vi si trovano. Rinnova, infine, la propria disponibilità.
Fonte o bibliografia B. Durante, Lettere di Carlo Dati, Alessandro Marchetti e Francesco Redi ad Angelico Aprosio, "Critica letteraria", 15 (1987), 3, pp. 578-579
Compilatore Girotto Carlo Alberto
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