Mittente Redi Francesco Destinatario Aprosio Angelico
Data 9/8/1666 Tipo data effettiva
Luogo di partenza Firenze Luogo di arrivo
Incipit Vostra Paternità Reverendissima con la sua somma gentilezza
Contenuto e note Poco meritevole dell'eternità, Redi osserva scherzosamente come nelle da poco stampate 'Vigilie del capricorno' di Aprosio non figuri né il suo nome, né quello di [Jacopo] Lapi. Ha ricevuto "dal signor Antonio [Muscettola]" due copie della sua opera [le 'Prose'], uno per sé e uno per [Federigo] Nomi, cui Redi si ripromette di farne avere una quanto prima: anche Nomi "ama teneramente il merito" di Aprosio, e spera di poterlo prima o poi servire. Redi dice, dipoi, di non volere spedire ad Aprosio un proprio ritratto per la [biblioteca] Aprosiana, ché non gli pare di meritare l'onore di un ingresso in Aprosiana. Ha consegnato a [Jacopo] Lapi una copia del 'Panegirico' in onore di san Francesco di Sales scritto da [Pietro Adriano] Van den Broecke e un libro di [Niccolò] Stenone, perché li faccia avere ad Aprosio. Rinnova infine il proprio invito a servirsi di lui.
Fonte o bibliografia B. Durante, Lettere di Carlo Dati, Alessandro Marchetti e Francesco Redi ad Angelico Aprosio, "Critica letteraria", 15 (1987), 3, pp. 576-577
Compilatore Girotto Carlo Alberto
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