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Mittente |
Redi Francesco |
Destinatario |
Aprosio Angelico |
Data |
20/5/1666 |
Tipo data |
effettiva |
Luogo di partenza |
Firenze |
Luogo di arrivo |
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Incipit |
Iddio perdoni a Vostra Paternità così gran peccato |
Contenuto e note |
La lettera di Aprosio, piena di lodi per il corrispondente, ha fatto "insuperbire" Redi: la gentilezza di Aprosio, infatti, è tale da ricambiare l'invio di un "libretto" spedito dal medico fiorentino con lodi che Redi dice di non meritare. Conferma, di poi, di aver ricevuto da Aprosio le 'Prose' di [Antonio] Muscettola, di cui aveva apprezzato in passato le 'Poesie'. Ringrazia Aprosio per questo invio, e lo supplica anzi di servirsi di lui, come già si è servito di [Jacopo] Lapi, intermediario dell'amicizia tra Aprosio e Redi che entrambi amano e apprezzano. Al prossimo plico che Lapi spedirà ad Aprosio, Redi aggiungerà anche "certe poche di bagatelle" della fonderia granducale. |
Fonte o bibliografia |
B. Durante, Lettere di Carlo Dati, Alessandro Marchetti e Francesco Redi ad Angelico Aprosio, "Critica letteraria", 15 (1987), 3, pp. 575-576 |
Compilatore |
Girotto Carlo Alberto |
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