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Mittente |
Zazzaroni Paolo |
Destinatario |
Aprosio Angelico |
Data |
2/7/1650 |
Tipo data |
effettiva |
Luogo di partenza |
Verona |
Luogo di arrivo |
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Incipit |
Devo molte obligationi al padre Testini |
Contenuto e note |
Il padre [agostiniano Isidoro] Testini passato da Verona ha dato allo Zazzaroni buone notizie dell’Aprosio, che è sano e sempre assai affaccendato nei suoi studi. Zazzaroni precisa però di non aver ricevuto una lettera scritta (lo scorso anno 1649) dall’Aprosio e destinata a [Pietro] Michiele: quest’ultimo, anzi, nell’autunno dello scorso anno è stato dallo Zazzaroni e insieme hanno parlato del loro comune amico Aprosio; ma il Michiele non ha fatto parola di questa lettera, che perciò deve essere andata smarrita. Lo Zazzaroni è distolto dallo studio, tutto preso com’è dalla sua attività pubblica, specialmente ora che gli è stata conferita la carica di Cancellier Grande. Non fa passare tuttavia un giorno senza scrivere almeno un verso, e spera “in breve di dar fuori un’operetta di qualche curiosità”. Aggiunge che il padre Testini sarà da lui “servito con tutto lo spirito”. Si congeda infine indirizzando i saluti al suo corrispondente e ai signori Spinola Marmi [Tommaso e Giuliano]. |
Fonte o bibliografia |
G. L. Bruzzone, Paolo Zazzaroni poeta veronese del Seicento, “Atti e Memorie dell'Accademia di Agricoltura Scienze e Lettere di Verona”, CLXXXI, 2009, pp. 283-322, pp. 316-317 (lettera XXX) |
Compilatore |
Giulietti Renato |
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